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  • Immagine del redattoreLaura Realbuto

Quando il Digital Detox diventa una necessità.

Aggiornamento: 14 apr 2022


In questo periodo che sono (come tutti del resto) costretta a stare a casa, mi sto dedicando moltissimo alla formazione, sia professionale che personale.

L'ultimo libro che ho letto a tal proposito è Digital Detox di Alessio Carciofi: si tratta di un manuale che ci spiega perché siamo così attaccati al digitale, allo smartphone e a internet, quali sono le conseguenze che questo attaccamento ha sui vari fronti della nostra vita, e inoltre, attraverso il Digital Felix, ci fornisce uno strumento utile per affrontare un vero e proprio processo di disintossicazione digitale.

Questo non vuol dire che dobbiamo tornare a vivere come nel 1800 ma, disintossicarsi in questo contesto significa trovare un giusto equilibrio tra vita, lavoro e connessioni digitali ovvero, il work-life balance.


Ma perché ho deciso di leggere questo libro proprio in questo periodo?

Andiamo al succo del discorso: allora mea culpa, ammetto di averlo fatto non solo per arricchire il mio bagaglio di formazione professionale, ma anche perché in questo momento di quarantena casalinga mi sono accorta che stavo sprecando moltissimo tempo a cazzeggiare (nel vero senso della parola) sui social e in generale su internet. Avendo a disposizione tanto tempo in questo periodo, spesso mi è capitato di annoiarmi e di procrastinare, cercando di colmare la noia con lo smartphone in mano, in cerca di informazioni, notizie, foto, video e ogni cosa potesse intrattenermi. Ma dopo tutto, alla fine della giornata, mi sentivo sempre sopraffatta dalla vergogna per aver concluso poco, con un senso di angoscia per non aver fatto tutto quello che avrei potuto fare e con l'ansia del tempo che ormai era passato e non sarebbe ritornato mai più.


Il narcisismo digitale ci ha portati ad avere un'altra vita e un'altra identità sui social network, creando individui sempre più connessi e sempre più soli.

Questo libro ti porta a fare un vero e proprio esame di coscienza, perché mette a nudo, tra le altre cose, gran parte dei problemi legati al rapporto con lo smartphone, che oramai è diventato nella maggior parte dei casi un rapporto malato.


Dormiamo con lo smartphone sul comodino, ci svegliamo e per prima cosa controlliamo le notifiche che appaiono ancora piccole e sfocate sullo schermo, mangiamo con la forchetta in una mano e il telefono nell'altra, ci sentiamo in ansia se dimentichiamo il telefono a casa quando usciamo, ci annoiamo con gli occhi attaccati al video di uno smatphone e allo stesso tempo non siamo più in grado di annoiarci.

Il narcisismo digitale ci ha portati ad avere un'altra vita e un'altra identità sui social network, creando individui sempre più connessi e sempre più soli.

Se da un lato internet ha reso facilmente accessibile e veloce il reperimento di informazioni e di risorse dall'altro, l'elevato numero di informazioni ha creato una vera e propria era delle "distrazioni digitali", con conseguenze avvolte anche gravi, che portano a vere e proprie dipendenze patologiche (IAD - Internet Addiction Disorder).


E, allora ho detto basta! Mi ero stufata di arrivare alla sera stanca e insoddisfatta per aver concluso poco durante la giornata, e aver sprecato il mio tempo sui social o a messaggiare con amici e gruppi su WhatsApp.


Vi racconterò i provvedimenti che ho preso a tal proposito, nella speranza che possano esservi da esempio e di aiuto soprattutto in questo periodo che, a causa dell'epidemia ci siamo dovuti rinchiudere tutti in casa ed abituarci ad uno stile di vita del tutto diverso, ma sempre più connesso.


Certo internet e tutti i suoi correlati sono un facile intrattenimento, ci illudono con il massimo piacere momentaneo facendo il minimo sforzo, anche se le ricerche dimostrano che proprio sempre piacere non è. Infatti, il 61% delle persone si sente deluso, depresso o irritato dopo aver controllato gli aggiornamenti dei propri social media (ricerca della University of California San Diego), e solo questa percentuale dovrebbe farci riflettere moltissimo.


Ammetto che non è stato del tutto facile e, anche se per natura e per mestiere sono sempre molto organizzata, bisogna essere anche molto rigorosi per gestire appieno le giornate interamente a casa praticando un po' di sano digital detox.



Come ho organizzato una settimana digitale consapevole


Allora, carta e penna, qualche domenica fa ho dedicato parte del pomeriggio ad organizzare la settimana successiva, giorno per giorno, ora per ora, cercando di focalizzare il calendario a momenti specifici per gestire il digitale e le varie modalità.

  • Ho impostato degli appuntamenti fissi: per esempio ho deciso di dedicare del tempo il martedì pomeriggio, dalle 15.00 alle 16.30, per riaprire i libri di inglese e rispolverare la lingua e, di prendermi del tempo il venerdì a partire dalle 18.00 per la cura del corpo con trattamenti che mi fanno stare bene, il tutto lontano dal mio telefono;

  • Ho deciso di impostare degli orari precisi durante la giornata per controllare, ed eventualmente rispondere alle Email, ai messaggi su WhatsApp e alle varie notifiche dei social;

  • Ho deciso di mettere il telefono in modalità silenzioso e di allontanarlo il più possibile da me nei momenti in cui lavoro (ad esempio in questo momento che sto scrivendo questo articolo), per rimanere concentrata e mantenere un alto livello di focus che mi permette di essere più produttiva, senza essere interrotta da mille notifiche;

  • Se mi occorre fare una ricerca su Google relativo al lavoro che sto effettuando, mi sono imposta di concentrare la ricerca al massimo su 4 siti differenti, per limitare il rischio di navigare a vanvera senza una meta;

  • Ho deciso di sconnettermi totalmente alla sera dalle 21.30 e fino alle 9.00 del mattino seguente per godermi fino in fondo le serate casalinghe, per prendermi cura di me, del mio compagno e della mia Lanetta (la mia gattina).

Sembrerà strano, o forse no, ma adesso ho un sacco di tempo in più, e a fine giornata, quando faccio il bilancio di tutte le cose che ho fatto e controllo la mia To-do list, vado a letto felice e dormo molto meglio. Anche la mia creatività ne ha giovato moltissimo: se prima avevo il cervello "fritto" da 2000 informazioni, immagini e robe varie che mi frullavano in testa come un vortice, adesso ho delle idee concrete che riesco a visualizzare, e questo è molto soddisfacente.


Non è semplice passare dal "sempre connesso" al "mi connetto quando ne ho bisogno e perché mi serve", quindi ho deciso di pubblicare sui miei canali social, a partire da domani 2 Aprile un post al giorno con un piccolo consiglio per aiutarti a prendere le distanze dallo smartphone in maniera graduale e consapevole. Ti parlerò del metodo Digital Felix in 21 giorni di Alessio Carciofi, in 21 giorni perché è il tempo necessario per creare nuove e sane abitudini, per ritrovare il focus sul lavoro, il buon tempo da passare con te stesso e con chi ami di più.


Segui il metodo sulla mia pagina Facebook o su Instagram, ma mi raccomando, guarda solamente ciò che ti interessa veramente, il resto non è importante, il tuo tempo invece lo è.




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